Su mundu de oe
(de Peppinu Cabiddu)
B’hat omines finas de zertu numene
Chi bivent’in sa droga e sa zavorra;
Sas femminas invetze po costumene
Mustrana sa natura e sa pettorra;
Bidu s’omine parent chi s’allumene.
Abberu mi parent torrados torra
Sos tempos de Sodoma e de Gomorra
Cando biviant’in su bagassumene!
Raru ch’incontres pizzinna casta,
Non c’hat pius decoro ne morale.
Oe tra lesbicas e pederasta
Su mundu est’andande troppu male.
Timo chi Deus como netzat:-basta!
E torret su diluviu universale.

La fuga da Sodoma di Lot con la moglie e la figlia
Albrecht Durer
Olio e tempera pannello, 52 x 41 cm
National Gallery of Art, Washington
(Gen 19, 1-5 )I due angeli arrivarono a Sodoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sodoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte... ". Insistette tanto che vennero nella sua casa: (...) Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sodoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!"».
L'azione di Dio
(Gen 18, 21)
"Voglio scendere e vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me: lo voglio sapere».
Genesi 19: 24-25: “Ed ecco che il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Egli distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo”.
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